Capezzolo IntroflessoL’intervento per l’estroflessione del capezzolo

Un piccolo intervento che dona un grande cambiamento in bellezza, sicurezza e funzionalità. Il capezzolo introflesso può creare difficoltà nel momento dell’allattamento oltre a creare disagi a livello estetico ed erotico.

“Ero molto a disagio nel parlare di ciò che mi dava fastidio, ma dopo aver incontrato il Dr. Giulio Maria Maggi e ascoltandolo spiegare la sua tecnica, mi ha fatto sentire molto a mio agio ed in quel momento ho avuto la sensazione che potevo fidarmi e credere in lui. Il mio capezzolo introflesso è stato corretto con successo! Ha cambiato la mia vita ed il modo in cui mi sento con me stessa”

Ornella / Asti

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Molte donne hanno i capezzoli introflessi in modo intermittente o in modo costante. Sebbene molto comuni, i capezzoli introflessi sono raramente citati dal paziente, poiché la condizione è spesso fonte di imbarazzo ed autocoscienza.

Le cause dei capezzoli introflessi

Le cause dei capezzoli introflessi, chiamati anche capezzoli rientranti, invertiti o ciechi, derivano dal fatto che i dotti galattofori sono troppo brevi e non permettono al capezzolo di estroflettersi in maniera naturale, il che crea appunto questa disarmonica ombelicatura denominata capezzolo introflesso. I capezzoli introflessi sono causati dal tessuto del dotto mammario che si restringe e si contrae accorciandosi: nella maggior parte dei casi sono pertanto cause genetiche. I capezzoli introflessi possono essere presenti nella stessa misura in entrambe le mammelle; tuttavia di solito c'è una lieve asimmetria con un capezzolo introflesso che è maggiore dell'altro. I capezzoli introflessi possono essere corretti chirurgicamente mediante il rilascio dei dotti di galattofori, nella maggior parte dei casi con tecniche minimamente invasive.